IL 5 MAGGIO DI STURARO

Il 5 maggio non tradisce. Mai.

Te ne accorgi quando la Juventus parte forte in una semifinale di Champions contro il Real Madrid, e il primo tiro in porta lo fa tale Stefano Sturaro, 3 minuti giocati in Europa sino ad allora.

Squillino le trombe, il Real pare una squadra del campionato italiano. E perché non approfittarne, dunque? Possesso palla prolungato e rapido, Tevez sin troppo solo lì davanti, tap-in di Morata.  Il vaso di Pandora è aperto, dopo questo gol non puoi mica tornare indietro.

Siamo in ballo e balliamo quindi, tanto che il Real decide di unirsi, colpevolmente in ritardo, alla festa. E inizia a riversarsi in avanti, trovando, quasi per logica, il pareggio.  1-1, CR7, quasi di default. Sbagli a scalare in difesa e lui è lì, sempre.

Proprio questo è il momento migliore dei blancos, che fanno girare la palla con velocità, sino a creare la migliore occasione della loro partita: quando James prende in pieno la traversa a velocità normale pensi <<è più facile segnarla che sbagliarla>>, allo slow motion invece pensi <<ah però, se ci fosse stato Sturaro quei giorni a Fort Alamo…>>.

La serie di orrori di Sergio Ramos in impostazione fanno capire alla Juventus che il peggio è passato e che questa partita si può portare a casa con un po’ di testa.  E infatti al minuto 56’ Tevez riveste i panni dell’invasore e attacca il manipolo di uomini rimasto a protezione della porta del Real dopo un calcio da fermo sprecato sanguinosamente.  Rigore e nuovo vantaggio bianconero, con Carvajal  probabilmente da rosso che non si è preso nemmeno il giallo.

Il resto è, mai avrei pensato di scriverlo, rimpianto. Perché è vero che Allegri si è coperto, e anche con ottimi risultati, ma sulla testa di Llorente capita una palla di quelle che fanno sognare il bottino pieno a fine stagione. Pazienza. Ora sarà una settimana lunghissima, colma di aspettative, gioia, speranze, disfattismi, profezie, noisquadralorofenomeni.

Se al ritorno CR7 vorrà vincerla, lo farà. Se vorrà fare il quaqquaraqquà, probabilmente passeranno lo stesso. Forse.

James ha detto che bisognerà ucciderci al ritorno, speriamo allora che lo facciano letteralmente. L’importante è che ci lascino la testa, vero Allegri?