CLAMOROSO IL TEDESCO BREITNER FA IL GRADASSO: “NON SERVE GRANDE BAYERN, VI DICO IO QUANTO VALE JUVE”

Paul Breitner ha commentato a Goal.com la sfida di domani tra Juve e Bayern. Il tedesco ha usato parole forti per descrivere la differenza che c’è a suo parere tra i bavaresi e i bianconeri. L’ex nazionale tedesco fa parte della dirigenza dei campioni di Germania.

La Juventus rappresenta uno degli avversari più duri che il Bayern potesse trovare sulla sua strada:
“Dovremo mostrare la nostra classe nell’arco delle due partite, se riusciremo a farlo non dovremo preoccuparci di nulla. Se io sono forte non mi devo preoccupare del mio avversario. Se noi giocheremo ad un livello normale la Juventus non avrà alcuna possibilità. La stessa cosa sarebbe valsa per il PSG, solo contro Barcellona e Real Madrid serve una prestazione realmente al massimo. Tra le squadre che avremmo potuto affrontare secondo me il PSG era quella un più forte, tra le altre e la Juve non c’è differenza”.

La Juventus non è più forte di squadre tipo il Gent?
“Chi dice questo non vede che cosa sta accadendo a livello calcistico in Belgio. Negli ultimi anni hanno prodotto grandi giocatori e ricordatevi delle mie parole quando il Wolfsburg verrà eliminato. Possiamo paragonare quanto sta accadendo in Belgio con quanto è accaduto in Germania nel 2010. C’è stato un processo di cambiamento, i giocatori sono migliorati e così si è iniziato ad avere successo”.

La squadra di Allegri è nota per la sua solidità difensiva.
“Non c’è da preoccuparsi. Sin qui abbiamo visto che in ogni partita, qualunque squadra abbia giocato contro di noi, si è difesa con nove uomini nella speranza di pareggiare per 0-0. Ho affrontato le squadre italiane negli anni ’70, giocavano così e giocano ancora oggi così e non credo che le cose cambieranno nel prossimo futuro”.

Non c’è nulla di male nell’impostare una gara difensiva contro il Bayern?
“E’ un segno di rispetto. Ci sono squadre che non possono giocare al nostro livello, non possono giocare in maniera così veloce e con tanto possesso. I nostri avversari si mettono sulla difensiva sperando poi che non accada nulla e si affidano al contropiede”.