TACCHINARDI RINCUORA LA JUVE: “INIZIO DIFFICILE ANCHE DOPO ADDIO ZIDANE, POI FU SUPER SQUADRA”

Alessio Tacchinardi ha parlato al Corriere dello Sport della situazione della Juventus e di Pogba. “Hanno rifondato la squadra ed è normale – ha detto l’ex centrocampista – Mai dare per morta la Juve, guai. Anche la società sapeva che ci sarebbe voluta un po’ di pazienza. Anche quando andò via Zidane ci mettemmo un po’ ad assestarci. Però arrivarono giocatori fatti e finiti come Nedved, Thuram e Buffon, pronti a subire forti pressioni. Ora, soprattutto in attacco, ci sono giocatori che devono ancora ambientarsi e fare l’ultimo salto di qualità. Certo che oggi manca terribilmente la leadership di un fuoriclasse come Tevez. Pogba nuovo leader? Potrebbe esserlo ma non lo è ancora sia per l’età che per la posizione in campo. A 22 anni non possiamo pretendere che si carichi la squadra sulle spalle. Tevez lo scorso lo faceva. Ha risolto moltissime partite e soprattutto teneva anche i palloni che scottavano. Oggi questo manca un po’ e dovrebbe metterlo chi gioca dalla trequarti in su. Senza l’argentino la Juve è una casa senza fondamenta. I nuovi devono ricrearle. Il numero 10 potrebbe anche essere una semplice operazione di marketing, ma Paul è un lusso per il nostro campionato: è un grande giocatore e ha la forza e la personalità per sopportare il peso di quella maglia. Non è ovviamente l’Apache. Anche il francese sente la sua mancanza come noi risentimmo della partenza di Zidane. Magari inconsciamente c’è un po’ di rilassatezza, non di appagamento, ma queste sberle serviranno alla Juve per risvegliare il suo orgoglio. Ma sono sicuro che vincerà di nuovo il campionato. Ci vuole tempo: d’altronde Marotta ha fatto una grande campagna acquisti, prendendo campioni ma anche tantissimi giovani per dare continuità al progetto e continuare a vincere in Italia. Non credo proprio si sia montato la testa, anzi. Contro la Lazio a Shangai ha vinto la Coppa quasi da solo trascinando la squadra. Certamente in campionato non ha fatto benissimo ma non è un marziano: è solo un ragazzo di 22 anni con i suoi alti e i suoi bassi. Assurdo criticarlo. La Juve si deve nutrire di lui e viceversa. Hanno fatto benissimo a trattenerlo per restare competitivi. Con il senno di poi magari quest’anno Paul farà un brutto campionato e la sua quotazione crollerà, ma se non osi non vai da nessun parte. Da fuori è facile giudicare. In campo penso che la posizione più giusta sia quella che occupa oggi: interno di centrocampo. Davanti alla difesa al posto di Pirlo non ci può stare perché non ha i tempi da dettare: si butta dentro molto spesso e in quella posizione ci vuole un giocatore che abbia il senso della posizione come Marchisio. Trequartista? Non ce lo vedo. Ora sono curioso di vedere come Allegri, che è un super-allenatore, farà giocare la squadra con Cuadrado ed Hernanes”.