STREPITOSO: UNA BANDIERA DELL’INTER SVERGOGNA MORATTI SULLO SCUDETTO DI CARTONE. DA INCORNICIARE

Luis Suarez, ex fuoriclasse dell’Inter, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Tempi supplementari”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

Sulle parole di Maradona contro la Juve. “E’ esagerato quello che dice Maradona –ha commentato Suarez-. Non si può vincere 5 anni di seguito semplicemente perché hai il palazzo dalla tua parte. Le partite bisogna vincerle sul campo. Che poi venga favorita in qualche circostanza è vero, ma vengono favorite anche altre squadre. Solo che le altre squadre hanno la forza per vincere solo qualche battaglia, mentre la Juve vince la guerra. La Juve ha un presidente con personalità, un direttore generale e un allenatore, ognuno con le sue competenze, come si faceva un tempo. E stanno andando avanti alle grande e andranno avanti ancora per anni, perché le altre squadre sono troppo indietro”.

Su Calciopoli. “Io non avrei accettato lo scudetto del 2006 –ha affermato Suarez-. Casomai lo togli alla Juve ma non lo puoi consegnare all’Inter, che è arrivata terza quell’anno. Era meglio non assegnarlo e basta. Non mi è sembrata una cosa giusta darlo all’Inter”.

Sulle cordate cinesi per Inter e Milan. “All’Inter due anni fa è arrivata una persona nuova, sembrava dovesse fare sfracelli, invece dopo poco tempo sta chiedendo aiuto –ha affermato Suarez-. Si sta perdendo tanta di quella identità italiana che si riflette anche nella squadra. Non mi riconosco più e mi dispiace. L’Inter e il Milan in questo momento avrebbero bisogno di persone di grande carisma, anziché andare a finire nelle mani di persone che non sai bene quali sono i motivi per cui vengono ad acquistare queste società”.

Sul caso Conte. “Non mi sembra giusto che firmi col Chelsea prima di andare agli Europei –ha dichiarato Suarez-. Che cosa può fare un allenatore, quando i giocatori sanno che fra 15 giorni non sarà più il loro allenatore? Si possono creare dei meccanismi per cui i giocatori non ti seguono più come prima. A questo punto era meglio dimettersi”.

Sul caso Totti-Spalletti. “Totti deve capire se se la sente di andare avanti a giocare –ha commentato Suarez-. Se lui se la sente di continuare, perché non dovrebbero rinnovargli il contratto dopo quello che ha fatto alla Roma? Non è la società che decide se può continuare a giocare, è lui che deve decidere. Se poi non è in condizione di giocare titolare è un altro discorso, ma il contratto gli va rinnovato. Vedo che si è creata una situazione un po’ strana. Quando entra in campo fa sempre cose belle, anche quando non segna. Anche Spalletti non si deve far forte perché ha vinto 4-5 partite e allora dice che deve comandare lui. Ha detto che è meglio far giocare Salah perché corre indietro, invece è un attaccante e deve correre in avanti. Non si può ridicolizzare un campione come Totti”.