QUELLA COPERTA TROPPO CORTA

La stagione bianconera non è iniziata nel migliore dei modi. Prima l’addio di Pirlo e quello romanzesco di Tevez. Poi gli infortuni di Barzagli e Chiellini. Quindi la cessione di Vidal e l’infortunio di Khedira. Mercato in difficoltà e 2 amichevoli su 3 perse. Andiamo in ordine. I primi conti inizieremo a tirarli dopo la Supercoppa e alla chiusura del mercato, però ci sono due aspetti che meritano, a mio avviso, qualche critica e tirata d’orecchie.

1) Si sapeva che il primo trofeo la Juve se lo sarebbe giocato l’8 agosto. Risulta quindi abbastanza discutibile la scelta di iniziare il raduno il 16 di luglio, con i nazionali giunti a Vinovo addirittura il 20. Ok le sacrosante ferie dopo una stagione che si è chiusa il 6 giugno a Berlino (un tempo la finale di Coppa Campioni era l’ultima settimana di maggio e non la prima di giugno), tuttavia questo raduno ritardato ha portato a dover bruciare le tappe in vista di Shangai e a giocare amichevoli dopo 5-10 giorni dall’inizio degli allenamenti, con infortuni muscolari che, a questo punto, non sono certo coincidenze o frutto della sfortuna.

2) Lungi da noi il voler insegnare il mestiere all’ottimo Beppe Marotta, ma una regola antichissima del mercato dice che quando cedi un pilastro della squadra si presumo che tu abbia già il sostituto in mano. Tradotto in italiano: cedi Vidal, ok, ma 24-48 ore dopo devi già avere a Torino il sostituto per evitare di finire in quelle sabbie mobili nelle quali ci troviamo in questo momento. Prima di cedere il cileno al Bayern bisognava già avere l’accordo con i bavaresi per Goetze o con lo Shalke 04 per Draxler. Invece ci troviamo un Vidal in meno e con concrete possibilità che nessuno dei due tedeschi giunga a Torino. Il rischio è di ritrovarsi il 31 agosto a dover cercare in fretta e furia un ripiego a poco prezzo, cosa che quasi mai ha portato a risultati eclatanti: do you remember Bendtner, Anelka, Pazienza, Paolucci ecc ecc?