MORATA METTE I PUNTINI SULLE I

Stagione fino ad ora non proprio fortunata per Alvaro Morata la cui crisi di gol, nella Juve, ha già superato i 40 giorni. Dopo aver raggiunto un totem come Del Piero alla voce reti consecutive in Champions (ben 5) e aver timbrato contro il Bologna il suo primo (e finora unico) gol in questo campionato, l’attaccante spagnolo si è fermato. E si è anche involuto, offrendo prestazioni sempre più insufficienti. «Quest’anno è un po’ più complicato – si giustifica Morata -, soprattutto per gli infortuni e perché alle volte non gioco nella mia posizione ideale». 

ESTERNO – Fare l’esterno offensivo nel 4-3-3 di Allegri non deve essere semplice per una prima punta come il numero 9 bianconero, esser stato poi ripreso pubblicamente per l’errore dei calzini in Germania può avere fatto il resto. «E’ stato un episodio – sorride Morata ai microfoni di Cadena Ser – e il tecnico ha molta fiducia in me». L’astinenza, però, un effetto positivo ce l’ha. «Ultimamente, non segnando, sono più tranquillo sulla questione del diritto di recompra. Se sogno di giocare a Madrid? Io sogno di vincere titoli e il Clasico con il Barcellona a volte me lo gioco anche in Italia, mettendolo alla Play».  La Juve sta facendo di tutto per trattenerlo ed evitare di farselo portare via dal Real Madrid con il versamento di 30 milioni di euro, come da clausola di riacquisto stipulato un anno e mezzo fa. «Le trattative per il rinnovo proseguono bene – commenta l’attaccante bianconero -: sono felice, perché significa che sto facendo bene. Certo alla Juve ci mancano Pirlo e Llorente: personalmente Fernando di più, se l’anno scorso non ci fosse stato lui… io non avrei fatto così bene! Pirlo, invece, è uno di quei giocatori che ti garantisce 10/15 punti in più all’anno su palla inattiva».