MERCATO: TUTTOSPORT SPIEGA, ARRIVA CAVANI? ECCO TUTTA LA VERITÀ E I DETTAGLI

Paulo Dybala, Mario Mandzukic, Simone Zaza e… Per il momento i portabandiera dell’attacco bianconero parlano la lingua argentina, croata e italiana, con un curioso intermezzo in polacco (la Joya insegna). Ma in corso Galileo Ferraris non si perdono d’animo: entro un mese, grosso modo, potrebbero provare a riprendersi Alvaro Morata, perché l’incidenza soprattutto internazionale della punta spagnola recomprata dal Real Madrid è sotto gli occhi di tutti. Ma qualora il tesoretto da 30 milioni incassato dai merengues fosse custodito in vista di nuovi investimenti, il piano della Juventus sarebbe comunque intrigante: quel denaro lì, in aggiunta ai soldi ricavati dall’eventuale cessione di esuberi come l’argentino Roberto Pereyra, servirebbe a finanziare un altro colpo top. Dani Alves, Miralem Pjanic, Edinson Cavani: che mercato sarebbe, per i campioni d’Italia, con l’arrivo del Matador?

Retromarcia – Il nome dell’uruguaiano, in fondo, non è mai scomparso dai radar bianconeri, solo che negli ultimi giorni si erano rafforzate le voci relative a un imminente rinnovo del contratto con il Paris Saint-Germain. L’attuale intesa scade nel giugno 2018 e l’ingaggio continua a provocare moti d’invidia nei comuni mortali: 8 milioni netti più 2 di bonus. Il rischio di un dietrofront, tuttavia, è dietro l’angolo: secondo fonti sudamericane, non sarebbe poi così scontato l’autografo dell’attaccante. E fintantoché la firma non sarà apposta, i club interessati all’ex bomber del Napoli non molleranno la presa. C’è la Juventus, in attesa, c’è il Chelsea che non si fermerà all’acquisto del belga Michy Batshuayi, c’è l’Atletico Madrid: un terzetto niente male. I vertici del Psg non hanno potuto fare altro che proporre il prolungamento di contratto all’entourage del Matador, a maggior ragione dopo la partenza dell’ingombrante Zlatan Ibrahimovic. Ma Cavani, per ora, non ha pronunciato alcun sì e la mossa contemporanea effettuata dai parigini, pronti a fiondarsi su Gonzalo Higuain (in rotta con il Napoli, mentre Pierre-Emerick Aubameyang del Borussia Dortmund è il nome di punta del Piano B dell’emiro Al Thani), non ha nulla di casuale.

Spada – Ecco che, dunque, il sogno apparentemente impossibile può trasformarsi in un’affascinante opportunità. Sicuramente onerosa, peraltro: l’uruguaiano sarebbe più che disposto ad accettare l’ipotesi di un ritorno in Italia, ma non a costi “umani”. I vertici juventini, ad ogni modo, a suo tempo avevano siglato una bozza d’intesa con gli agenti della punta: accordo triennale a 5,5 milioni (la “base Tevez”) più bonus che avrebbero fatto lievitare la cifra sino a oltrepassare la soglia dei 7, naturalmente netti. Il club bianconero non intende illudersi né illudere nessuno, perciò rimane alla finestra aspettando segnali positivi. Il che equivale a un’apertura del Paris Saint-Germain a trattare su cifre ragionevoli: si partirebbe da una base di 40 milioni, rivisti all’insù secondo le esigenze dei transalpini. La “spada di Damocle” è rappresentata dalla firma inconfondibile del Matador: il sogno juventino diventerebbe utopia in caso di fumata bianca con il Psg, convinto del fatto che – senza Ibra – il sudamericano possa finalmente convincersi del fatto che sarà lui il perno dell’attacco del futuro. Prima punta, di nuovo, altro che esterno…

Premier – Alla Juventus non manca la liquidità necessaria per siglare un colpo di simile portata, ma l’eventuale conferma di Morata al Real e la cessione di Simone Zaza possono modificare lo scenario. Il lucano, per esser chiari, non compare nella lista dei cedibili, ma dopo una prima stagione da sottoutilizzato rispetto alle sue aspettative è logico attendersi di tutto. Compreso un ritorno di fiamma delle squadre che lo corteggiano da mesi, senza dimenticare che i bianconeri hanno già rifiutato proposte importanti come i 28 milioni offerti da West Ham e Crystal Palace lo scorso inverno. Zaza partirà solo se lo vorrà lui e a patto che l’acquirente versi almeno 30 milioni.