MERCATO, CORRIERE DELLO SPORT: “DOPO BENATIA ARRIVA UN ALTRO SUPER COLPO. ECCO CHI HA PRESO LA JUVE”

Lo volevano tutti, ma dovranno farsene una ragione. Alla fine lo prenderà la Juventus, centrando un altro importante colpo di mercato dopo Pjanic, Dani Alves e Benatia. Lo scrive il Corriere dello Sport che ne è praticamente certo: Marko Pjaca è della Juve, questione di ore per l’annuncio di un’operazione che, filtra dal suo entourage, potrebbe essere già stata formalizzata da tempo. Per blasone, la chance di giocare in Champions e la struttura di squadra nella quale andrebbe a essere collocato, Pjaca ha messo la Juve al primo posto.
Lo volevano tutti, e non certo da questa estate, quando il ragazzo ha cercato di sfruttare al meglio la vetrina di Euro 2016. Per doti tecniche, duttilità tattica ma anche caratteristiche fisiche (gioca da ala, ma ha i centimetri della prima punta, ben 186), senso del gol e capacità di mandare gli altri a segno, il croato ha tutto per diventare il giocatore più importante non solo della Croazia ma dell’intera ex Jugoslavia, per usare una definizione che di lui, in tempi non sospetti, aveva dato Pantaleo Corvino. E c’è da credergli: vi risulta che abbia mai sbagliato un colpo dall’altra parte dell’Adriatico? Appunto.

Tre anni nel mirino. E’ diventato un nome familiare al grande pubblico questa estate, ma gli scout dei top club, italiani ed europei, lo tengono d’occhio da almeno tre anni. Il 2013 non è una data a caso: quell’anno il mercato croato è decollato all’indomani dell’ingresso della repubblica della ex Jugoslavia nell’Unione Europea. E proprio tre anni fa la Juve è stata la prima delle italiane a muoversi. All’epoca Pjaca giocava ancora nella Lokomotiv Zagabria: era l’ala sinistra in un tridente che aveva come centravanti Budimir, l’ex Crotone appena passato alla Samp, e come ala destra Situm, che l’anno scorso abbiamo visto in prestito allo Spezia. A diciotto anni Pjaca era diventato titolare, inevitabile il salto alla Dinamo.
Quando ha iniziato a farsi notare dal resto d’Europa? Un giovedì di dicembre, era il 2014, Europa League: nella tripletta al Celtic c’è un po’ la sintesi del suo calcio, che è forza e velocità, movimenti a rientrare e ricerca immediata della verticalizzazione, destro a giro chirurgico dall’interno dell’area di rigore ma anche tiro potente dalla distanza. Un anno dopo, tre gol e tre assist nei preliminari di Champions. Ha esordito in nazionale maggiore nelle qualificazioni a Euro 2016, in Francia l’abbiamo visto entrare nei minuti finali con Turchia e Portogallo e partire titolare con la Spagna.

Chi lo ha cercato. La Juve nel 2013 aveva presentato una prima offerta da 3 milioni di euro. Più o meno un anno dopo, s’è mosso Corvino, quando era ds del Bologna in Serie B: da Zagabria raccontano di 8 milioni di euro messi sul tavolo per un giocatore che fino ad allora non era stato titolare. Se la Dinamo ebbe la forza di resistere è perché era sicura di poterlo vendere a cifre più alte aspettando un paio d’anni al massimo, e così è stato; se Corvino arrivò ad offrire quelle cifre era perché non nutriva alcun dubbio sulle potenzialità del giocatore, e i fatti gli danno ragione.

Questa estate si sono mosse Roma, Fiorentina, Napoli (offerta congiunta per lui e Rog), Inter, Everton, Amburgo, Schalke 04 e Borussia Dortmund. Più il Milan, certo: il blitz di Galliani ha particolarmente impressionato Pjaca, per come gli ha presentato il progetto rossonero e per come ha fatto sentire il giocatore importante. Parole seducenti, certo. Ma poi il ragazzo a casa se l’è portato la Vecchia Signora.