L’ALLENATORE CONFERMA IL NUOVO ACQUISTO: “E’ VERO, È DELLA JUVE. GLI DO UN CONSIGLIO”

Ha vinto un mondiale con Marcello Lippi e una Champions League con il Milan. Ha giocato nel Bayern Monaco. Ora è uno degli allenatori in carriera. Guida il Pescara dei miracoli ed è lo scopritore, assieme al suo vice, di Rolando Mandragora, nuovo talento del calcio italiano. Stiamo parlando di Massimo Oddo e con lui parliamo di tutto. Proprio di tutto.

Cominciamo con Mandragora, ad un passo dalla Juve. Questione di ore e arriverà l’annuncio ufficiale. Ma è così bravo?
«Eccome se lo è. Su di lui vi racconto una storia. Il mio vice Marcello Donatelli lo ha avuto nella prima squadra allievi del Genoa. Io guidavo la seconda, ci allenavamo assieme. E quando ci siamo trovati a Pescara lo abbiamo voluto fortemente. Cercavamo un’alternativa per il centrocampo ma lui, partita dopo partita, si è guadagnato la considerazione di tutti. Ha iniziato dalla panchina e poi, una volta entrato, non è più uscito ed è andato oltre ogni aspettativa. Pochi hanno le sue qualità. E’ un 97, potrebbe giocare ancora in Primavera ma ha la testa di un veterano, con il pallone sa sempre cosa fare».

A chi possiamo accostarlo?
«Mi ricorda molto Thiago Motta, fisicamente è come lui ma il mio ragazzo è più play. Nel senso che fa giocare la squadra. E a me piacciono tanto i giocatori come lui».

Gli dia un consiglio. Continuare con il Pescara o andare subito in un grande club?
«Gli direi di restare con noi fino al termine della stagione. Questo è sicuro e mi sembra la cosa giusta per lui. Poi può prendere la strada più importante. Però deve giocare. Sono meglio dieci-quindici partita in serie A in un grande club piuttosto che 35 in B. Però, almeno, quelle 10-15 le deve disputare, altrimenti diventa tutto inutile».

Lei sta ottenendo grandi risultati con il Pescara. Dove vuole arrivare?
«Siamo una squadra tanto giovane con un largo margine di miglioramento. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi e fare bene. Ci stiamo riuscendo. I play off rappresenterebbero per noi un risultato importante».

Uno sguardo alla serie A: chi vincerà lo scudetto?
«Vedo in corsa Juve, Inter e Roma. Mi sembrano le più attrezzate. Poi il Napoli. Che è la squadra che gioca il calcio più bello. Assieme a Sassuolo ed Empoli è quella che mi diverte di più».

Mercoledì Toni, il suo ex amico e compagno di Nazionale e al Bayern, va a Torino contro la Juve. Può mettere in difficoltà i bianconeri?
«Difficile. Nessuno può vincere da solo».

Del suo Milan che cosa pensa?
«Secondo me il problema è a livello societario, non si capisce chi comanda, chi fa il mercato, chi decide. Questa è l’impressione che si ha dal di fuori. Secondo me paga questa situazione interna poco chiara».

Il giovane di serie A che più l’ha colpita?
«Saponara dell’Empoli».

E Dybala?
«Fenomeno, super. Lo vorrei qui a Pescara per far giocare in coppia con Caprari. Sarebbe serie A…». Sorride divertito, l’ha sparata grossa ma, intanto, ha caricato un suo giocatore. Si è allenatori anche in questo.