IL SEGRETO DI QUESTO SCUDETTO

Partiamo subito con il dire che anche il 33° scudetto è merito di Antonio Conte. Perchè? L’addio del mister dei 102 punti è stato un trauma ma ha compattato ancora di più un gruppo che ha voluto dimostrare che i 3 scudetti precedenti non erano merito esclusivamente del loro mirabile artefice in panchina. Nelle dichiarazioni di ieri sera emerge come il gruppo, un po’ piccato, ci tenesse a sottolineare come la Juventus non fosse sazia, esaurita, svuotata di quella grinta ed entusiasmo che sono alla base, da 117 anni, dei successi bianconeri.

OCCHIO AL FUTURO – Una squadra e una società note per intelligenza manageriale, programmazione, pazienza. Dove la piazza non fa pressioni deleterie e non si culla sugli allori. Dove la gioia del presente occupa 5 minuti perchè poi la mente si sposta già al futuro. Il futuro si chiama Real Madrid ma anche l’inizio della probabile parabola discendente dei vari Buffon, Barzagli, Evra, Pirlo, Tevez, giunti a un’età in cui pensare ai probabili sostituti non è un’eresia. C’è chi a maggio festeggia e chi, invece, a maggio già programma il proprio, si spera radioso, futuro.