CLAMOROSO MILAN: BARBARA RUBA DIRIGENTE ALLA JUVE?

In principio fu una voce, confusa con le immancabili boutade del calciomercato nostrano. Nel momento in cui il binomio Barbara Berlusconi-Adriano Galliani si risolse nell’inaugurazione di una nuova era con due amministratori delegati specializzati in rami differenti, il classico rumour si trasformò in una “soffiata” sempre più insistente. Oggi, con la squadra impelagata in una crisi tale da far venire nostalgia del primissimo Milan di Pippo Inzaghi (quello che nelle prime nove giornate dello scorso campionato aveva perso soltanto contro Carlitos Tevez e compagnia giocante), non sembra azzardato definirla una “forte tentazione”. Il club rossonero è sempre più intrigato da Fabio Paratici, direttore sportivo legato alla società bianconera non solo da un rapporto straordinario, ma anche da un contratto triennale, rinnovato il 23 aprile, stesso giorno del prolungamento di Beppe Marotta e degli altri componenti dell’area tecnica. Negli ambienti milanesi il sussurro non è ancora diventato un urlo, anche se il particolare gradimento suscitato dal lavoro di Paratici nelle segrete stanze di via Aldo Rossi, in primis a Barbara Berlusconi, non è un mistero.

Poche parole, tanti fatti Ciò non vuol dire che, accanto a quello dei calciatori, stia per accendersi anche il mercato dei dirigenti, a livelli eccelsi. Però è un fatto che il profilo del ds piacentino trovi riscontri più che positivi nel Milan bisognoso di una rifondazione. Sono due anni che Paratici viene accostato ai rossoneri, da quando Ariedo Braida abbandonò il timone al tramonto del 2013 sino agli sviluppi successivi. E la stessa presenza di Inzaghi in panchina aveva “suggerito” la bontà dell’eventuale ricongiungimento col ds bianconero: da ex compagni di squadra nella Primavera del Piacenza ad alleati – nuovamente – di un destino comune. Due estati fa, dunque, con la guida tecnica affidata a Superpippo l’interesse crebbe, tanto che a un certo punto si cominciò a ipotizzare una sorta di duello tra Paratici e Sean Sogliano per la poltrona di ds. Al Milan piace, in particolare, la capacità del primo di operare alacremente nell’ombra, parlando pochissimo e impegnandosi al massimo: una specie di lavoro oscuro, a capo di una squadra di talent scout di tutto rispetto. E persino i buoni rapporti nutriti con i responsabili del settore giovanile rossonero, anche a livello di base, hanno avuto la loro importanza nella “pre-selezione” di Paratici.