BUFFON E IL SUO PESANTE SFOGO: “ECCO MIA SPIEGAZIONE A QUESTA FIGURACCIA”

Intervistato nel dopo partita di Sky, il capitano della Juventus Gigi Buffon ha commentato la sconfitta per 1-0 in casa del Sassuolo. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Dopo il ko odierno abdicate?
“La Juventus dovrebbe e tutti noi dovremmo mostrare segnali di consapevolezza. Siamo quattordicesimi o quindicesimi, non so… Dopo due o tre gare può essere un caso, dopo dieci no. Un approccio e un primo tempo indegno come oggi non si può tollerare”.

Segnate anche poco…
“I numeri raccontano verità e no. Oggi era una gara di importanza capitale. Abbiamo fatto un primo tempo indecoroso. Non è che non siamo riusciti ad esprimerci per la loro aggressività, non abbiamo vinto un contrasto che sia uno. Bisogna migliorare, c’è poco altro da dire”.

Avete perso ogni contrasto, il Sassuolo ha picchiato maggiormente di voi.
“Credo che abbiamo visto tutti, e ve ne sarete resi conto di tutto questo. Sicuramente bisogna protestare meno e mostrare maggiore umiltà. Facciamoci un esame di coscienza. L’arbitro avrà sbagliato, ma lo fa in buona fede. Sia a favore che contro. Non trinceriamoci dietro queste cose, sono da perdenti. Alla Juventus non siamo abituati a guardare a queste scuse. Abbiamo sbagliato completamente il primo tempo, sono sgomento da capitano e fa male all’anima vedere queste cose, essere sovrastati per 45 minuti e non capire l’importanza di questa gara. Mi faccio un’autoaccusa. Noi vecchi non dobbiamo permettere queste cose, torniamo umili e con i piedi per terra. Se non hai voglia di vincere e di sudare non devi vestire questa maglia”.

Ai Mondiali hai fatto un’uscita simile. Vedi problemi di fusione tra giovani e anziani?
“No. Ho la mia spiegazione: vedo che fino a un mese fa ci poteva stare il discorso del tempo e delle assenze, e li la ragione di una partenza lenta ci stava. Ora che ci siamo tutti e venivamo da un mese discreto e solido, fare una gara così senza nulla, senza mordente fa capire che dobbiamo migliorare nella responsabilità. Gli altri anni te lo potevi permettere: avevi una forza e bravura tecnica che sopperiva. Quest’anno se non sei sul pezzo non vinci. Ci vuole umiltà. Se non lo capiamo naufraghiamo e facciamo figure da pellegrini. A 38 anni non ho voglia e in tanti non voglino finire così”.