Juventus, la rosa di Allegri è migliorabile sul mercato

La sessione di riparazione non è mai facile da affrontare. Le società devono lavorare in fretta ma anche con una grande accuratezza. Buttare un calciatore nella mischia di una stagione in corso non è mai facile e spesso sono proprio i colpi messi a segno a gennaio a rivelarsi un grande fallimento. Ogni squadra commette i propri errori in fase di compravendita, ma è questo il periodo in cui bisogna pazientare e cercare di non snaturare gli equilibri delle rose. Il mercato, aperto il 3 gennaio, porterà con sé solo trattative marginali o, comunque, non pronte per essere definite clamorose o decisive per le sorti della Serie A, soprattutto se guardiamo in casa delle big. Le primissime della classe non hanno bisogno di rivoluzioni e gli acquisti saranno, in generale, contati.

La Juventus è l’indiscussa protagonista della stagione. Nel massimo campionato del Bel Paese, la Vecchia Signora prosegue la sua marcia trionfale. I 53 punti ottenuti in un solo girone non sono una certezza, ma rappresentano una solida ipoteca sul tricolore. La Champions è l’obiettivo più grande ormai da anni e, nell’annata in corso, è decisamente raggiungibile. Conquistare la coppa dalle grandi orecchie dopo un sontuoso mercato a giugno sarebbe il coronamento di un progetto che, da più di 7 anni, si sta confermando nei piani altissimi del calcio italiano. Una squadra con alcuni dei migliori calciatori in circolazione è migliorabile sul mercato? Una compagine che non ha mai perso in 19 partite di Serie A può effettuare un salto di qualità acquistando una nuova pedina per il proprio scacchiere? Evidentemente la risposta è no. I campioni d’Italia in carica non hanno bisogno di rinforzi, perché da migliorare c’è veramente poco. In una stagione da protagonisti, gli attori sul palco ci sono tutti e la sceneggiatura può essere recitata in maniera superlativa dalla compagnia già scritturata.

I cicli sono destinati a finire, ma se per 7 anni la storia italiana è stata solo bianconera, un motivo ci deve pure essere. Rinnovamento è la parola chiave per capire il concetto. Cambiare le carte in tavola per avanzare di livello è la linfa che tiene in vita la squadra nel tempo, durante le stagioni. L’obiettivo di vincere tutto ciò che è possibile fa parte del presente, ma nel futuro ci saranno nuove sfide. Ed è per questo motivo che si cercano dei nomi di spicco sul mercato. Se c’è un reparto su cui andrebbero spesi dei milioni per avere un’alternativa di spicco in più, quello è sicuramente il centrocampo. Oltre a Pjanic, serve un calciatore in grado di fare la differenza. Kedira, Matuidi e Bentancur, sono valide alternative ma non punte di diamante. Ramsey dell’Arsenal è il parametro zero che potrebbe fare al caso di Paratici. Ecco lo stile Juve, ecco il rinnovamento costante indispensabile per non fermarsi mai, quello che alimenta una fiammella chiamata ciclo vincente, pronta però a spegnersi da un momento all’altro, qualora le ambizioni calassero senza preavviso.